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Sei pronto a fare colpo? Strategie per attrarre i migliori talenti

Le regole sono cambiate: il mercato del lavoro non è più quello di un tempo. Tutto è più complesso e gli attori in campo fanno fatica ad esprimersi: da una parte la domanda che non riesce a incrociare i candidati e dall'altra l'offerta sprovvista delle competenze necessarie per accedere a un lavoro. Il tutto aggravato da un calo demografico che comporta una drastica diminuzione dei giovani in età da lavoro. In questo contesto è fondamentale per le aziende sapersi distinguere per attrarre e trattenere i migliori talenti. Non si tratta solo di offrire contratti vantaggiosi o ambienti di lavoro stimolanti, ma anche di ripensare il processo selettivo, un momento cruciale che può influenzare profondamente il successo aziendale.

L’incursione dell’intelligenza artificiale

Oggi le nuove tecnologie stanno rivoluzionando il settore delle risorse umane, intelligenza artificiale in primis. Secondo l’indagine «AI at Work» di Oracle, l’IA può supportare le aziende nella valutazione di grandi quantità di dati e nell’individuazione dei candidati più adatti, aiutando anche a identificare eventuali incoerenze nei CV. Tuttavia, il suo utilizzo è ancora limitato: solo il 6% dei responsabili HR sta attivamente sviluppando soluzioni di questo tipo. Inoltre, il recente «AI Act» classifica l’utilizzo dell’IA nella selezione del personale come ad alto
rischio, sottolineando la necessità di un uso responsabile.

Per approfondire il tema, abbiamo parlato con Luca Rota, esperto del settore e direttore commerciale di un’agenzia di recruiting. Ecco alcune delle sue riflessioni e suggerimenti per le aziende che vogliono distinguersi.

Il mercato del lavoro richiede nuove strategie

Negli ultimi anni si è assistito a un cambiamento demografico significativo. Il tasso di disoccupazione è ai minimi storici in molte aree (oscillando tra il 6% e il 7% a livello nazionale, con punte di appena il 2% in alcune città) semplicemente perché il numero di nuovi lavoratori
è in calo. Questo squilibrio rende cruciale per le aziende essere più attrattive rispetto ai competitor, sia in termini di retribuzione che di condizioni lavorative. «Oggi le aziende non possono offrire nulla in meno rispetto ai competitor per attrarre candidati - afferma Rota -. Le
persone che lavorano già non sono disposte a rinunciare a contratti stabili o vantaggi economici per proposte poco interessanti». Le aziende devono quindi adattarsi al contesto attuale, offrendo condizioni competitive e mostrando consapevolezza dei cambiamenti in atto.

Le soft skills al centro della selezione

Il processo di selezione è uno dei momenti chiave per un’azienda. Non si tratta solo di individuare il candidato con le competenze tecniche migliori, ma anche di valutare le sue soft skills, come la capacità di problem solving e la disponibilità a collaborare. Sempre più spesso, le imprese cercano persone in grado di integrarsi nella cultura aziendale e di prendersi a cuore i progetti, piuttosto che figure già perfettamente formate ma meno motivate. «Le
competenze tecniche si possono sempre acquisire - sottolinea Rota - ma la vera sfida è trovare persone che si prendano a cuore il successo dell’azienda, con atteggiamento proattivo e spirito collaborativo». Un elemento cruciale del CV è la coerenza tra quanto dichiarato e le esperienze reali. «Non si tratta solo di scrivere le soft skills – continua - bisogna dimostrarle con esempi pratici».

Un processo di selezione più efficace per attrarre i giovani

Le agenzie di recruiting si distinguono per l’approccio personalizzato: non esiste un percorso unico, ma piuttosto una strategia adattata alle esigenze specifiche dell’azienda e del settore. Solitamente, il processo include almeno un colloquio preliminare con l’agenzia e uno successivo con l’azienda cliente. In alcuni casi, possono essere utilizzati strumenti come assessment individuali, test tecnici o role-play per verificare le competenze specifiche. Un aspetto interessante è il ruolo di mediazione svolto da queste agenzie, che aiutano a trovare un equilibrio tra le esigenze delle imprese e quelle dei candidati. Ad esempio, molti giovani cercano maggiore equilibrio tra vita privata e lavoro, mentre le aziende tendono ancora a richiedere flessibilità oraria. «Un buon recruiter è in grado di mediare e proporre compromessi che soddisfino entrambe le parti», aggiunge Rota.

I social media come alleati del recruiting

I social media sono diventati un canale fondamentale per attrarre giovani talenti. Le aziende più strutturate investono in modo significativo in campagne di marketing digitale, sfruttando
piattaforme come YouTube, Instagram e Facebook per aumentare la loro visibilità. Questo tipo di comunicazione è particolarmente efficace per le grandi realtà, mentre le PMI, spesso per mancanza di risorse, devono puntare su strategie più mirate e dirette. «Il mondo dei social media offre opportunità straordinarie per creare engagement con i candidati più giovani - sottolinea Rota -, soprattutto quando si riescono a raccontare le esperienze e i valori aziendali in modo autentico».

L’intelligenza artificiale e Generazione Z

L’intelligenza artificiale è destinata a diventare un supporto importante nel recruiting. Sebbene non possa sostituire la sensibilità umana nel valutare le soft skills, può velocizzare la gestione delle candidature e migliorare l’efficacia della selezione. «L’IA non prenderà il posto dei recruiter - afferma Rota, - ma è uno strumento che può aiutarci a ottenere risultati migliori».

La Generazione Z porta con sé nuove priorità, come un maggiore equilibrio tra vita privata e lavoro, aspettative di trasparenza e valori aziendali chiari. Per attrarre questi giovani talenti, le aziende devono aggiornare il loro approccio. «Non si tratta più solo di offrire un lavoro - spiega Rota -, ma di creare un contesto che rispecchi le aspirazioni e le necessità dei nuovi professionisti».

Un consiglio per affrontare il futuro del lavoro

«Il consiglio più importante - conclude Rota - è ricordarsi di chi si ha di fronte. Sia le aziende che i candidati devono cercare di comprendere le esigenze dell’altra parte. Serietà, comprensione e dialogo devono essere le parole chiave di ogni interazione». La capacità di adattarsi alle nuove regole del gioco non è più solo un vantaggio competitivo: è una necessità per attrarre e mantenere i migliori talenti in un mercato del lavoro in continua evoluzione.