La Generazione Z ha un profondo senso di responsabilità sociale e ambientale. Per queste giovani leve, scegliere un'azienda significa anche allinearsi con i propri valori. Scopri perché la sostenibilità aziendale è diventata un fattore determinante nella scelta di un lavoro e come le aziende possono sfruttare questo trend per attrarre i migliori talenti.
Per i giovani, oggi, scegliere l'azienda in cui lavorare sembra avere anche una dimensione etica oltre che di guadagno e carriera. Uno dei temi che stanno particolarmente a cuore alle nuove generazioni è quella della sostenibilità ambientale.
Da un'indagine Istat condotta dal 1998 al 2023, infatti, emerge che i giovani tra i 14 e i 24 anni sono più sensibili, rispetto agli adulti, alla perdita della biodiversità (il 31,9% contro il 18,5%), all’esaurimento delle risorse naturali (29,2% contro 21,3%) e alla distruzione delle foreste (24,6% contro 18,4%). Ma quella delle nuove generazioni, non è una semplice preoccupazione. Il 59% degli intervistati (10.000 ragazzi tra i 16 e i 25 anni) in uno studio del 2021 pubblicato sulla rivista The Lancet Planetary Health, ha dichiarato di essere estremamente preoccupato per il cambiamento climatico. Inoltre più del 45% ha affermato che le sensazioni negative che prova rispetto alla crisi climatica influenzano la proprie giornate.
Queste sensazioni prendono il nome di eco ansia, che nel 2017 è stata definita dall'American Psychological Association (APA) come una paura cronica di una catastrofe ambientale. Un'angoscia che si intrufola languidamente nella quotidianità delle persone, facendo capolino nei momenti in cui si dovrebbe essere più spensierati. Occupa sempre più spazio, fino ad arrivare, delle volte, a mettere becco anche in decisioni cruciali per la vita del singolo. Con questo non si vuole certamente intendere che tutti i giovani oggi soffrano di eco ansia, ma i dati mostrano che il tema dell'emergenza climatica occupa uno spazio importante nella vita delle nuove generazioni e nelle scelte personali: dalla scelta di avere o meno figli in futuro, a quella di accettare o meno un impiego lavorativo.
A riprova di quanto appena detto, il 20% dei partecipanti a un'intervista condotta da KPMG UK nel 2023 ha affermato di aver rifiutato un'offerta di lavoro quando gli impegni ESG (Environment, Social, and Governance) dell’azienda non erano in linea con i propri valori personali. Per i giovani tra i 18 e i 24 anni, questo valore è salito al 33%. È il fenomeno del climate quitting, letteralmente “rinunciare per il clima”, ovvero la tendenza a licenziarsi o rifiutare posti di lavoro se non in linea con i propri valori.
Alla luce di un quadro come quello presentato, è possibile capire che rendere la propria azienda più sostenibile può rivelarsi un ottimo metodo per attrarre giovani talenti.
Un esempio concreto è quello della Guido Berlucchi, azienda che da anni si dedica a “collaudare” un metodo biologico nella gestione agronomica dei propri vigneti, estendendo poi questo impegno a diversi ambiti. È proprio questa attenzione alla sostenibilità che ha colpito la GenZ. “Durante le visite alle cantine, si riscontra un crescente interesse da parte dei giovani, in particolare per alcune tecniche agronomiche sostenibili che utilizziamo in vigna.” – ci comunica Arturo Ziliani, CEO dell’azienda. In aggiunta a una grande attenzione volta a preservare la biodiversità dei suoi terreni e alla messa in atto di un’economia circolare, la Guido Berlucchi, ad esempio, mette in opera un’agricoltura di precisione: servendosi di una fotocamera multispettrale riesce a individuare le precise necessità di ciascuna vite limitando così il passaggio delle macchine agricole.
Quindi? Come rendere la propria azienda più green e attirare giovani talenti?
Che i cambiamenti partano dal basso è risaputo. Per questo, mettere in gioco delle piccole attenzioni, come ad esempio posizionare negli uffici distributori d'acqua o incentivare la raccolta differenziata sono degli ottimi punti di partenza. Essere un’azienda sostenibile però è molto più di questo. Significa compiere delle scelte etiche nella selezione dei materiali, nelle tecniche di lavoro e nelle collaborazioni. Significa promuovere e sostenere progetti sostenibili. E significa mettere in atto una comunicazione trasparente rispetto al proprio impegno pubblicando, per esempio, dei report aggiornati.