I social per la reputazione aziendale
<<Se non sei sul web, non esisti>> così si esprimeva Bill Gates, già negli anni 90, riguardo la necessità per le aziende di mettersi in mostra online. Circa vent’anni dopo niente è cambiato, se non il fatto che ormai non si parla più di web in generale, ma di social media.
Ad oggi, i social media sono lo strumento per eccellenza per le imprese che vogliono costruirsi una solida reputazione aziendale e aumentare la propria attrattività.
Se per settori come il turismo, l’informatica o l’ICT, è semplice essere attrattivi per i millennial, questo vale anche per le aziende che non si occupano di prodotti o servizi di per sé in linea con i trend giovanili.
A favore dei giovani
Nella nuova ottica giovanile, però, un bell'ambiente in cui lavorare supera un bel prodotto da realizzare. Non è mai capitato di sentire un giovane dire di scegliere un’azienda che produce viti e non bulloni perché ha sempre amato le viti e odiato i bulloni.
Proprio per questo, una pagina social dedicata al racconto della vita aziendale permette di mostrare l’azienda nella sua totalità. Condividere foto, video e storie che raccontano la quotidianità aziendale, riesce a dare un’idea del clima aziendale e dei valori che lo contraddistinguono.
Tutte le aziende che hanno perseguito questa strada hanno dato vita a canali dedicati alla narrazione della vita in azienda e delle storie dei propri dipendenti.
Non solo per attrarre, ma anche per motivare
Il racconto social non ha riscontri solo dall’esterno, anzi. Raccontare la storia dei propri dipendenti è un modo per valorizzarli e metterli in primo piano sui social media permette di dare loro visibilità e riconoscimento, rafforzando il senso di appartenenza e aumentando la loro motivazione.
Lo dicono anche le principali ricerche nazionali e internazionali.
Secondo un’indagine di Linkedin:
- Il 70% dei candidati utilizza i social media per ricercare informazioni su un'azienda prima di candidarsi
- Un employer branding efficace può ridurre il costo di assunzione del 50%
- Le aziende con una forte presenza social hanno un tasso di turnover dei dipendenti del 25% inferiore rispetto a quelle che non ne hanno
Fai parlare i giovani
Non sembrano esserci motivi per non dedicare tempo alla gestione di un canale social, se non per il fatto che è difficile sapere come si fa. Non solo tecnicamente, perché qualsiasi agenzia di comunicazione digital può darti una mano per aprire un canale social come Instagram. E infatti molte aziende ci provano. Il vero problema è poi gestirlo, postare con costanza, ma soprattutto utilizzare il linguaggio giusto per i giovani.
Ecco il mio consiglio: i dati dicono che 8 giovani su 10 oggi utilizzano regolarmente i social e secondo una ricerca condotta da DataReportal nel 2023, in Italia:
- L'88% dei giovani tra i 18 e i 30 anni utilizza i social media regolarmente
- Il 63% di questa fascia d'età utilizza Instagram regolarmente
- Il 35% dei giovani tra i 18 e i 30 anni utilizza Instagram assiduamente (almeno una volta al giorno)
Questo vuol dire che nella tua azienda ogni 10 dipendenti 8 utilizza regolarmente i social e 3 lo utilizza in modo assiduo.
Quindi perché cercare altrove? Chi meglio dei giovani può aiutarti a parlare ad altri giovani?
Un consiglio pratico
Se sei convinto, c’è un ultimo consiglio, interessato. Coinvolgi i giovani in un gruppo di lavoro e iscrivili a un corso finanziato come questo, o chiedi alla tua agenzia di affiancarli. Noterai da subito una grande differenza nella percezione che i giovani avranno della tua azienda e, parallelamente, otterrai un’attività di coinvolgimento migliorando la comunicazione interna e il clima aziendale.